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Il Casone si rifà il look

di Angelo Moreschini

L’amministrazione dell’Agraria sta portando avanti progetti importanti e innovativi che la pongono all’avanguardia tra gli enti di gestione degli Usi Civici nel Lazio. La giunta guidata dal Presidente Eugenio Chicca, nel rispetto del programma elettorale della Ginestra (centro sinistra), ha emanato con successo alcuni avvisi pubblici per l’affidamento e la realizzazione delle seguenti opere:

ESUA: Energia Solare Università Agraria. Si tratta di circa mille mq. di terreno agricolo posti in località Valle dei Rotali (Fonte Bianca), ceduti in affitto per venti anni al canone annuo di € 2 mila, sul quale l’ABN di Perugia ha realizzato a sue spese, sfruttando un progetto dell’Agraria, un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica. L’impianto, dal costo complessivo di circa € 300 mila, ha una potenza di 50 Kwp e produce, a partire dal febbraio scorso, circa 65 mila Kwh l’anno: quasi un decimo di quanto consumato dalle utenze civili a Castello.

CIPPATO: impianto per la produzione di combustibile naturale ricavato da legname di risulta. L’Agraria ha stipulato una convenzione con una società privata per l’utilizzo di circa due mila mq. di terreno agricolo in località Colle Passero. Il contratto, della durata di due anni rinnovabile per un terzo, prevede rispettivamente un canone di € 2.500; € 2.500 più Istat e 10% degli utili; € 2.500 più Istat e 20% degli utili. I macchinari utilizzati non emettono emissioni nocive e non sono fissi, ma trasportati in loco per la triturazione del materiale dopo il periodo necessario all’accumulo.

La grandezza di questi due interventi risiede nel fatto che, prime nel Lazio, le nostre terre collettive con la produzione di “energia da fonti rinnovabili” forniscono un introito sicuro per l’Ente e fanno sì che ciascun castellano contribuisca al taglio delle emissioni nocive, cosa che l’Europa …e la Terra… ci chiedono con urgenza.

CASONE: completamento della ristrutturazione dell’edificio. A fronte di un intervento dal costo di circa € 300 mila, l’Agraria poteva contare inizialmente su un finanziamento di € 220 mila. Il gap non era colmabile con le risorse dell’Ente, ma si è riusciti con tenacia a reperire sul mercato un partner privato disposto a firmare un “contratto di sponsorizzazione”, in virtù del quale la somma mancante è versata dalla ditta stessa in qualità di sponsor. Diversamente il finanziamento non sarebbe stato utilizzabile e il Casone sarebbe rimasto per sempre incompleto. Invece i lavori sono iniziati l’ultima settimana di maggio, quella dell’8 Festa del Casone e presto sarà possibile avviarvi un’attività economica basata sulla ricettività e la ristorazione, rivolta al turismo ambientale e scolastico, le cui potenzialità sono enormi, considerando: i flussi turistici che si muovono su Roma, il casello dell’A24, le sinergie con i sentieri del Bosco della Selva e con l’intervento che segue.

PARCO TEMATICO: è un parco che ricostruisce diverse tipologie di villaggi e di ambienti naturali della preistoria del centro Italia. L’Agraria ha stipulato una convenzione con la società Archeopark di Boario Terme (Brescia), che prevede un canone annuo a regime di € 33 mila per circa 11 ettari di terreno in località Fonte dell’oro, lungo il fosso di Santa Cecilia (Colle Passero), per 50 anni. Si tratta di un investimento privato considerevole, di alcuni milioni di euro, con grandi potenzialità per la nostra comunità in termini di occupazione fissa e stagionale: ristorazione, accoglienza e biglietteria, bar, gestione dei servizi, manutenzione ordinaria del verde e dei villaggi, guide per i turisti, creazione artigiana, fornitura di materiali. Sarà poi una forte cassa di risonanza a livello nazionale per Castel Madama, com’è tipico di un luogo che ospita decine di migliaia di visitatori l’anno. Il materiale usato per la costruzione del parco sarà principalmente il legno, dovendosi ricreare un ambiente preistorico; a tal fine verrà creato anche un laghetto artificiale, attraversabile con canoe e piccole barche, che ospiterà le palafitte oltre ad una flora e fauna del tutto naturali.

Infine, vorrei ricordare l’istituzione ormai prossima del “Monumento Naturale” Bosco della Selva, il cui decreto d’approvazione è alla firma del Presidente Marrazzo, lo ricordo per sottolineare come, a differenza della cava di breccia proposta dalla destra qualche anno fa proprio su quel Bosco, gli interventi descritti non arrecano modifiche irreversibili al territorio, né pregiudicano l’utilizzo tradizionale degli usi civici. Al contrario, essi producono economia, occupazione e creano finalmente quelle risorse indispensabili che l’Ente potrà destinare alla salvaguardia delle nostre preziose terre.

 
 
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