Oggi siamo qui, immersi in un oliveto, per rendere omaggio all’olio extravergine di Castel Madama che, insieme a quello di altri 315 comuni della Regione Lazio, ha ottenuto dalla Commissione Europea il riconoscimento del marchio di Indicazione Geografica Protetta, IGP “Olio di Roma”.
Questo è il logo. (sarebbe bello stamparlo a colori e tenerlo in mano, in alternativa si mette la foto in fase di montaggio).
L’olio di oliva, così come il vino, era un prodotto cardine dell’economia dell’antica Roma e le particolarità ambientali e geografiche del Lazio restituiscono al nostro Olio caratteristiche di alta qualità. Su questi aspetti hanno puntato i promotori del marchio, che sono: l’Organizzazione dei produttori olivicoli del Lazio, la Coldiretti, la Regione Lazio e il Ministero delle politiche agricole.
Per ovvie ragioni di marketing, associando un nome evocativo come quello di Roma a un prodotto di grande qualità, il nostro Olio di oliva avrà le carte in regole per diventare l’ambasciatore del territorio nel mondo e il driver agroalimentare più forte del Lazio. La scelta di proporre un IGP che coinvolge un territorio così vasto, quasi tutti i Comuni del Lazio, è stata necessaria per garantire una capacità produttiva tale da soddisfare le richieste che potranno venire da tutto il mondo, a cominciare dai milioni di turisti che ogni anno visitano i nostri territori.
Disciplinare IGP olio di Roma
Le Denominazioni dell’Unione Europea – DOP, IGP, STG – hanno l’obiettivo di tutelare gli standard qualitativi dei prodotti agroalimentari, salvaguardarne i metodi di produzione, fornire ai consumatori informazioni chiare sulle caratteristiche che conferiscono valore aggiunto ai prodotti. Questo enorme patrimonio informativo per il consumatore è assicurato dal rispetto di disciplinari di produzione.
Inoltre il sistema delle Denominazioni dell’Unione Europea mira a tutelare e a favorire il sistema produttivo e l’economia dei territori. Il legame indissolubile tra prodotto e luogo di origine vuole favorire anche la salvaguardia degli ecosistemi e della biodiversità; e sostenere la coesione sociale delle comunità locali. Un marchio IGP dà un maggiore valore economico al prodotto, un prezzo più alto perché è certificata la sua qualità, e può portarne anche al luogo di produzione, facendo si che l’ambiente, le tradizioni e le peculiarità di una certa zona vengano mantenute.
Per giovare delle opportunità offerte dalla denominazione IGP, l’olio di oliva extravergine prodotto a Castel Madama dovrà rispettare le prescrizioni del disciplinare di produzione.
Esso stabilisce che l’olio deve essere ottenuto soltanto da olive delle cultivar ammesse: ITRANA, CARBONELLA, MORAIOLO, CANINESE, SALVIANA, ROSCIOLA, MARINA, SIROLE, MAURINO, PENDOLINO, OLTRE A FRANTOIO E LECCINO IN %.
Inoltre specifica quale deve essere il procedimento, i tempi di raccolta e di spremitura (tutto già noto e praticato dai piccoli produttori castellani che ci tengono a ricavare un prodotto ottimale).
Per beneficiare al meglio dell’opportunità data dall’IGP Olio di Roma, serve un rilancio dell’economia agricola locale: la prossima amministrazione comunale è chiamata a fare un lavoro importante.
La nuova amministrazione comunale avvierà immediatamente i contatti con le Associazioni di Categoria, con l’assessorato regionale all’agricoltura, la Camera di commercio e il Ministero delle politiche agricole.
Ma al contempo si farà promotore di un Consorzio locale con cittadini produttori e aziende agricole, anche con gli obiettivi di recuperare terreni e oliveti abbandonati e la raccolta del sovrappiù di produzione di tutta la zona.
Saranno poi indispensabili due investimenti: primo, l’apertura di un frantoio che garantisca tutte le caratteristiche qualitative del processo di frangitura previsto dal disciplinare IGP; secondo, la realizzazione di una linea di imbottigliamento e di etichettatura. Per raggiungere questi obiettivi l’amministrazione cercherà il coinvolgimento delle aziende elaiotecniche castellane, che con relativa facilità potrebbero realizzare nuove linee di produzione e proporre alla loro rete di distribuzione commerciale, oltre alle olive da tavola, anche l’olio extra vergine di oliva IGP-Olio di Roma, prodotto nel territorio vasto.
Ciò sarebbe un volano di rilancio per il settore agricolo e la realizzazione di una filiera agroalimentare che potrebbe segnare la ripresa economica e occupazionale, oltre a rilanciare la festa di Oliolive e l’immagine di Castel Madama paese dell’olio e delle olive.