Un autunno con l’acqua… alla gola

di Angelo Moreschini

Conclusa la pausa estiva, Zizziripenne riprende le attività, interrotte subito dopo i Referendum del 12 e 13 giugno relativi all’acqua, al nucleare ed alla giustizia, che seguivano di poco le elezioni amministrative a Castel Madama. Due appuntamenti elettorali importanti i cui esiti, per alcuni versi contraddittori, sono commentati nello spazio “notizie” da Pino Salinetti, sindaco uscente del centrosinistra.

A cavallo tra i due eventi elettorali, nel pieno della campagna referendaria, la sala consiliare del nostro comune ha ospitato il V Forum dell’Aniene, un evento organizzato dalle associazioni raccolte nel Comitato per l’Aniene, cui hanno preso parte studiosi, attivisti e studenti che operano tra Subiaco e Roma. Nel corso del Forum sono stati presentati contributi significativi che proponiamo nello “speciale acqua” sempre nello spazio “notizie”.

Ed è ancora un Referendum, questa volta sulla legge elettorale, che Zizziripenne pone in “primo piano”, a sottolineare come, insieme all’articolo sulla manovra economica, a firma Domenico Perna, coordinatore del circolo SEL di Castel Madama, sia difficile quanto cruciale il momento politico e sociale che stiamo attraversando soprattutto in Italia dove, al fallimento su scala planetaria del sistema economico neoliberista, si aggiunge con non casuale sincronismo il tonfo del sistema di potere berlusconiano.

Il governo del caimano, intrappolato tra torbide vicende giudiziarie personali e palese inettitudine, sferra colpi durissimi al welfare, agli enti locali ed al mondo del lavoro, su dettato delle potenze finanziarie. Nonostante gli italiani non abbiano più fiducia nell’esecutivo, il parlamento dei nominati tiene in vita il governo: “onorevoli” signori che non devono dare conto al popolo ma solo al proprio benefattore. Per questo serve firmare il referendum e serve subito, perché sono rimaste soltanto tre settimane per raggiungere le 500 mila firme necessarie a cancellare la “legge porcata”. In caso di elezioni anticipate nel 2012, che quindi verrebbero svolte necessariamente con il “porcellum”, il referendum si svolgerà l’anno successivo.

Tra le ricadute immediate e concrete delle politiche liberiste del governo Berlusconi sulla pelle delle famiglie italiane, vi è quella dei tagli alla scuola. Proprio in questi giorni ovunque, e quindi anche a Castel Madama, gli istituti scolastici devono riorganizzare classi, orari e offerta formativa sulla base di risorse ridotte in termini di personale e di risorse economiche. Una spinta incostituzionale verso gli istituti privati. Un intervista a Massimiliano Tatti, membro del Consiglio d’istituto dell’istituto comprensivo di Castel Madama, ci dà conto di quanto sta avvenendo.

La nuova amministrazione comunale, in carica da tre mesi, inizia a muovere i suoi primi passi: avvia un’importante opera pubblica quale l’isola ecologica con tre mesi di ritardo, controvoglia e sulla spinta di una petizione popolare; si fa chiudere dalla ASL il Consultorio familiare; zappa alcune aiuole dei Collicelli per permettere una loro migliore fruizione ai cani; lascia delusi coloro che aspettavano un paese più pulito di come lo aveva lasciato il sindaco verde. In ultimo, alza del 15% le indennità di carica agli amministratori, cioè fino al massimo possibile, respinge una mozione della minoranza che chiedeva al Parlamento di ridurre i tagli ai trasferimenti ai Comuni e concede in prestito il segretario comunale per 15 ore settimanali al Comune di San Polo.

Questo è il conto dopo 100 giorni di governo Pascucci e, trattandosi di un’amministrazione che ha vinto le elezioni senza programma elettorale, viene da preoccuparsi per i prossimi risultati.
Anche perché, nei corridoi del palazzo, si dice sia già finita la “solidarietà” tra l’assessore non eletto e il resto della compagine amministrativa, che sembra intenzionata a prendere “l’iniziativa” di sostituirlo. Tutta passione e competenza, per un paese migliore.

 
 
 
 

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