Palio Madama Margarita

testo del video di Angelo Moreschini

Salve cittadini e cittadine di Castel Madama,

anche quest’anno, per la seconda volta, a causa della pandemia, non si è potuto tenere il Palio Madama Margarita.

Questa festa nacque nel 1982, fu interrotta dal 1990 al 2003 e poi ripresa grazie all’entusiasmo di molti giovani e dell’allora assessore Luigi Piselli, che da poco ci ha lasciato. Dal 2004 si ripete puntualmente, per merito dell’impegno di decine di persone durante l’anno, che diventano centinaia e centinaia a giugno-luglio, fino a coinvolgere l’intero paese e migliaia di turisti nei giorni della festa.

Il Palio, nato a tavolino nelle stanze della Pro loco, ha conquistato subito i Castellani perché unisce il richiamo all’identità storica e culturale del paese, con la passione per il gioco, il mascheramento di luoghi e persone, la gara e la competizione. E così il Palio è diventato la festa più coinvolgente e più attesa della nostra comunità.

Il Palio Madama Margarita è una festa che ancora sta cercando una fisionomia precisa, un assetto solido, duraturo. I suoi primi quarant’anni sono stati contraddistinti dai continui cambiamenti, dovuti a spinte differenti che non hanno trovato una sintesi adeguata e condivisa. C’è chi apprezza particolarmente la rievocazione storica dell’ingresso della Madama a Castello in pieno Rinascimento, gli addobbi del paese, la ricostruzione delle scene animate da nobili e popolani, i costumi dei personaggi del corteo. E c’è, invece, chi è attratto soprattutto dalle gare a cavallo. Poi c’è chi ritiene che il Palio sia una competizione tra Castellani, un gioco tra noi; e chi lo ritiene un’attrazione turistica, un potenziale volano di sviluppo economico.

Queste spinte non sono necessariamente alternative, ma certo devono trovare un equilibrio, perché il loro dosaggio determina aspetti fondamentali del Palio: la scelta dei luoghi per l’addobbo, la durata e il programma degli eventi, le regole di svolgimento delle gare, la sua organizzazione e promozione, le risorse necessarie.

Negli ultimi anni, poi, la crisi economica, la costruzione del campo sportivo in erba, gli alti e bassi della Pro loco hanno posto seri e concreti problemi che hanno spinto a sperimentare nuove modalità di svolgimento della festa.

Il Palio svolto su due fine settimana, così come è stato realizzato, ha portato i miglioramenti sperati? Ha ridotto il carico di lavoro dei rionali e la sua concentrazione in poche ore? Ha consentito una maggiore fruizione e visione della festa? Ha reso più fruttuose le spese affrontate?

Dal 2017 le gare a cavallo si sono svolte nel terreno di proprietà della Pragma; ma il Consiglio comunale nel gennaio 2019 ha approvato la costruzione di un nuovo stabilimento della stessa società proprio in quell’area. Si pone quindi il problema di trovare un nuovo campo per le gare a cavallo. Dove?

Sempre nel 2017 la Giunta comunale con delibere 88 e 93 ha concesso in comodato d’uso gratuito per 6 anni alla Pro Loco alcune stanze del Castello Orsini. In cambio la Pro loco ha ceduto gratuitamente al Comune l’uso del marchio depositato del Palio Madama Margarita per sei anni.

Contemporaneamente è uscito di scena Il Comitato Palio, che riuniva Pro loco, Amministrazione comunale e Rioni. Il Comitato Palio guidato dal Primo Priore organizzava la festa (promozione, lotteria, addobbo della piazza del Palio, giuramento, preparazione del campo di gara, ecc.); decideva i regolamenti e la loro applicazione; sceglieva la giuria. La Pro loco e il Comitato Palio sono stati sostituiti dall’Ente Palio, di cui fanno parte i Rioni e il Comune. Il problema è che il Consiglio comunale, organo deputato dalla legge a decidere la costituzione e la partecipazione ad associazioni ed enti, non ha deliberato né la costituzione, né la partecipazione del Comune all’Ente Palio, come lo stesso sindaco ha dichiarato in risposta ad un’interrogazione consiliare.

Tale infrazione giuridico-amministrativa mina alle fondamenta questo ente, infatti si può ritenere legittima la sua costituzione se uno dei suoi componenti, il comune, non l’ha deliberata? Si pone quindi il problema di ripensare un’associazione in grado di svolgere al meglio le funzioni organizzative generali della festa e le funzioni di arbitro della competizione che fino al 2017 erano svolte dal comitato Palio.

Infine, va detto che durante questi 16 mesi di pandemia, non vi è stata soltanto l’impossibilità di fare il Palio, ma anche di incontrarsi, organizzare feste rionali, raccogliere soldi. I rioni sono in sofferenza economica, non riescono a sostenere le spese per l’affitto di sedi e magazzini. La loro richiesta d’aiuto al Comune non ha avuto riscontro pratico. In questi anni non è stata portata avanti la trattativa con l’Ater per i locali seminterrati delle case popolari di via Aldo Moro. Sono stati promessi i locali sotto la palestra della scuola media quando i materiali e i mezzi che vi sono ospitati saranno trasferiti nei locali del parcheggio dello Stallone, i cui lavori sono fermi da tre mesi. Quali spazi comunali potrebbero essere dati in comodato d’uso ai rioni?

Come vedete l’amministrazione comunale che uscirà dalle elezioni del 10 ottobre dovrà dare risposte concrete per realizzare le condizioni favorevoli ad assicurare un futuro stabile e duraturo al Palio Madama Margarita.

Noi ce la metteremo tutta per collaborare con i Rioni nel risolvere i problemi accennati, per fare bene gli atti che competono al Comune, per coinvolgere la regione Lazio nel sostenere finanziariamente il nostro Palio.


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