Mobilità su ferro

di Angelo Moreschini

Salve cittadini e cittadine di Castel Madama,

riprendiamo a ragionare su come migliorare la mobilità da Castel Madama verso i Comuni limitrofi e Roma.

L’ultima volta abbiamo parlato degli obiettivi a breve e medio termine su cui la futura amministrazione comunale potrebbe impegnarsi, insieme ai comuni vicini e alla Regione Lazio, per integrare le corse Cotral con un servizio integrativo di trasporto pubblico locale rivolto a potenziare i collegamenti con i nodi di scambio.

Sia con i nodi di scambio su gomma, con nuove corse verso il capolinea della Roma-Tivoli e con corse verso il possibile nuovo capolinea al parcheggio gomma gomma al casello A24;

sia con i nodi scambio su ferro, con nuove corse verso la stazione ferroviaria di Tivoli e, se vantaggiose, anche verso la stazione di Castel Madama.

Oggi ragioneremo proprio sulla possibilità di aumentare il trasporto pubblico su treno lungo la linea Roma-Pescara, linea ferroviaria a binario unico, entrata pienamente in funzione nel 1888, 133 anni fa, e da allora mai potenziata escluso il tratto dentro Roma.

Da 10 anni sono in corso i lavori per il raddoppio della tratta da Lunghezza a Guidonia, undici chilometri di nuovi binari e due nuove stazioni a Tivoli Terme e a Guidonia. 150 milioni di investimenti e già sette anni di ritardo. Le ultime notizie sono che l’attivazione del raddoppio tra Lunghezza e Tivoli Terme ci dovrebbe essere tra un anno e mezzo, nel dicembre 2022, mentre per il prolungamento del raddoppio fino a Guidonia-Collefiorito ci vorrà ancora più tempo.

Quindi a medio termine (un anno e mezzo, due) il raddoppio ferroviario fino a Tivoli Terme agevolerebbe i pendolari castellani se aumentassero le corse nella tratta Tivoli-Roma e se i castellani fossero meglio collegati alla stazione di Tivoli, senza essere obbligati per la scarsità degli autobus a prendere la macchina e a parcheggiarla a Tivoli.

Per capire i cambiamenti che potranno avvenire a lungo termine, occorre guardare al Il PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che utilizza i fondi del programma Next Generation dell’Unione Europea. Il PNRR prevede il potenziamento del sistema ferroviario, fondamentale per incrementare la sostenibilità ambientale della mobilità di persone e merci. Il trasporto su ferro è quello meno inquinante perché non brucia benzina, gas o carbone, e quindi non produce CO2.

Tra gli obiettivi indicati esplicitamente dal PNRR vi è l’alta velocità ferroviaria tra Roma e Pescara con l’obiettivo di trasferire il traffico passeggeri e merci che attraversa da est a ovest la penisola dalla strada alla ferrovia.

Il progetto dell’alta velocità Rm-Pe finanziato dal PNRR è ancora in fase di studio, ma dalle prime informazioni emerge che tale ferrovia bypasserebbe sia la Stazione di Tivoli che la stazione di CM, con un percorso nuovo che collegherebbe direttamente Lunghezza a Vicovaro Mandela, come fa il tracciato della A24.

In entrambi i casi, sia nel medio termine per collegare e potenziare con il TPL le corse da Piazza Dante alla stazione di Castel Madama e di Tivoli; sia nel lungo termine, per avere voce in capitolo sulle decisioni dell’alta velocità RM-PE, sarà necessario stabilire forti relazioni con i comuni vicini. Solo in questo modo si possono avere le idee e la forza per influire sul servizio di TPL e su infrastrutture sovracomunali con l’obiettivo di portare beneficio ai pendolari castellani che si spostano per studio, lavoro e svago, al sistema economico locale e al territorio nel suo complesso e alla qualità dell’ambiente e della vita di tutti.


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