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Senso unico

Sulle strade urbane il 20% degli incidenti è causato dal mancato rispetto del segnale di precedenza o del semaforo; il 9% degli incidenti è causato dall’eccessiva velocità; il 3% è causato dalla mancata precedenza al pedone sugli appositi attraversamenti. In totale il 32% degli incidenti che si sono verificati sulle strade urbane nel 2010 in Italia è stato originato da tre cause: mancata precedenza, eccessiva velocità, mancata precedenza ai pedoni.
Queste tre cause si ritrovano si ritrovano condensate in via Marconi:

1. Manca la segnaletica orizzontale;
2. Mancano gli spazi di fermata provenendo da via S. Sebastiano;
3. Su via Discesa Empolitana mancano i parapedoni;
4. Su via Discesa Empolitana mancano gli attraversamenti pedonali protetti;
5. Su via G. Marconi mancano gli attraversamenti pedonali protetti.

Il ripristino del doppio senso su via G. Marconi senza la preventiva e contestuale realizzazione delle opere che erano state promesse manifestano una retromarcia dell’Amministrazione Comunale nel perseguire la sicurezza stradale.

Oggi la prima giornata di doppio senso alternato su via Marconi. Finalmente chi deve rifornire di benzina la propria auto o fare la spesa percorrerà 500 metri in meno, in macchina. In compenso, la segnaletica non è stata aggiornata, la sosta selvaggia in piazza dilaga, l’andirivieni delle macchine di fronte ai due bar crea ingorghi inimmaginabili, tutti si sentono in diritto di sostare e parcheggiare su via Marconi (pensate un po’ un doppio senso trasforma miracolosamente un sentiero in un mega parcheggio). Nel frattempo tutti i provvedimenti (strisce pedonali rialzate, parapedoni) per rendere più sicura la circolazione pedonale non sono stati realizzati.
Conclusione: la comodità di alcune, in verità poche persone, di spostarsi a bordo di automobili è prevalsa sul diritto di molte persone, soprattutto anziane, a spostarsi a piedi in completa sicurezza.

Mensa scolastica

Le nuove tariffe sono regolate sul parametro ISEE che tiene conto del reddito, del numero dei componenti il nucleo familiare, di eventuali mutui e proprietà varie. La decisione di praticare uno sconto di 50 centesimi da applicare sulla tariffa dovuta dal 2° figlio appare insensata e ingiusta: insensata perché il parametro ISEE già tiene conto del numero totale di figli del nucleo familiare, ingiusta perché una famiglia con la stessa composizione (per esempio due famiglie A e B con un ISEE appartenente alla stessa fascia, composte entrambe da padre, madre e due figli ma la famiglia A con due figli che usufruiscono del servizio mensa e la famiglia B con due figli di cui uno solo usufruisce del servizio mensa) pagherebbero differentemente e non è che il figlio che non usufruisce del servizio mensa non debba nutrirsi. Se con l’introduzione dell’ISEE si è voluto perseguire il principio di una solidarietà sociale dove chi più ha più contribuisce, in questo modo si creano disparità di trattamento tra ragazzi.

Tatti Massimiliano

Castel Madama, 13 gennaio 2011


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